Plauen è una città di 68.430 abitanti della Sassonia, in Germania, non lontana dal confine bavarese . Questa città si trova a sinistra del fiume Weißen Elster, un affluente del Saale, nel punto in cui il Syra sfocia in una antica valle priva di boschi e dove la pianura della Vogtland degrada in un bacino vicino all'Elster. Dopo Lipsia, Dresda, Chemnitz e Zwickau, si tratta della quinta più grossa città del Land. Le più vicine città sono Gera, a circa 40 km a nord di distanza, e Chemnitz, a 66 km di distanza. Il numero di abitanti della città ha superato nel 1904 il limite di 100.000 persone, motivo per cui divenne di diritto una cosiddetta Grande Città. Dopo la seconda guerra mondiale e con la divisione della Germania , il numero degli abitanti calò fortemente e solo dopo la caduta del muro e la riunificazione del Paese , la città è ritornata la centro di politiche di svipuppo e l emorragia demografica si è arrestata mostrando una inversione di tendenza . Plauen si trova a sinistra del fiume Weißen Elster, un affluente del Saale, nel punto in cui il Syra sfocia in una antica valle priva di boschi Weißen Elster, dove la pianura della Vogtland degrada in un bacino vicino all'Elster.
I proprietari immobiliari avvantaggiati
Il ministero federale ai lavori pubblici riferisce che dal 2007 il numero degli abitanti delle sette città più grosse è aumentato di circa 330.000 persone. La costruzione di nuovi edifici – nonostante si sviluppi positivamente – non può comunque tenere il passo con la conseguente domanda. Solamente nell’anno passato a Berlino circa 48.000 di immigrati erano alla ricerca di alloggi. E l’affluenza nella metropoli della Sprea dovrebbe proseguire: entro il 2030 ci si aspettano almeno 250.000 abitanti supplementari. Non stupisce, dunque, che in molti luoghi si registra un aumento degli affitti. L’istituto di analisi e ricerca economica Bulwiengesa pronostica che nel 2014 il prezzo dell’affitto per appartamenti a Berlino raggiunga un picco massimo di 15,85 euro e un prezzo medio 11,13 euro per metro quadrato. Per quanto questo sviluppo sia gradito agli investitori o proprietari, essa rappresenta, tuttavia, un ostacolo per tutti quelli che cercano un appartamento. Molti di questi possono permettersi solamente appartamenti già esistenti in quartieri periferici. Non in pochi hanno intrapreso questo percorso, come mostrano le cifre derivate dall’analisi dell’unione delle imprese immobiliari di Berlino e Brandeburgo BBU: la percentuale di alloggi vacanti nei 700.000 appartamenti provenienti dal settore pubblico e cooperativo è scesa da oltre il cinque al due per cento.
Agglomerati di palazzi: investimenti immobiliari attraenti
Ciò che inizialmente suona come un dislocamento verso la periferia, non deve tuttavia costituire uno svantaggio. Da una parte, le periferie sono ottimamente collegate alla già eccellente rete di trasporti di Berlino. Dall’altra, numerose imprese e il Senato hanno fatto grandi investimenti negli agglomerati urbani, come nel quartiere Märkischen Viertel. Di conseguenza, oggi molti agglomerati urbani offrono un ambiente abitativo molto più piacevole rispetto a dieci o venti anni fa. Anche la dotazione degli appartamenti è stata notevolmente migliorata. Tuttavia il fattore principale che persuade la maggior parte degli affittuari sono i prezzi degli affitti relativamente bassi, circa cinque euro per metro quadrato.
La sfida per investitori e comuni consiste nel garantire un “sano mix” di abitanti in questi agglomerati. In caso di successo, ci sono buone possibilità che le periferie non solo si affermino come luoghi di residenza ambiti, bensì che vengano più fortemente prese in considerazione anche come luoghi d’investimento